Il secondo giorno l’itinerario propone la visita al meraviglioso Castello Scaligero di Sirmione, straordinario esempio di fortificazione lacustre – si affaccia proprio sul lago – e una delle più spettacolari e meglio conservate rocche scaligere non solo del Garda, ma d’Italia. Edificato dopo oltre la metà del Trecento, prende il nome dalla famiglia della Scala che dominò su Verona e il suo territorio tra XIII e XIV secolo. Tra le mura del castello c’è una darsena - eccezionale esempio di fortificazione portuale del XIV secolo - che ancora oggi racchiude una piccola porzione del lago. Ad aumentarne il fascino fiabesco sono le leggende tramandate negli anni, la più suggestiva e romantica è quella di Ebengardo e della sua innamorata Arice. Dal XVI secolo l’importanza di Sirmione come postazione difensiva diminuì a favore della fortezza di Peschiera del Garda e nei secoli successivi, in epoca napoleonica e poi sotto la dominazione austriaca, il castello fu utilizzato quindi come deposito di armi e alloggio per le truppe. L’aspetto attuale fu definito nel corso dei restauri che sono stati eseguiti dopo il 1919.

I visitatori possono oggi entrare tramite il ponte levatoio ed accedere alla torre del mastio per passeggiare sui camminamenti di ronda. Il Castello Scaligero è ufficialmente aperto al pubblico da marzo 2018, grazie a un restauro promosso dal Polo Museale Regionale della Lombardia.

Altra tappa della seconda giornata è un luogo spettacolare già descritto ai tempi della Roma Repubblicana dal poeta veronese che ha dato il nome alle Grotte di Catullo. L'area archeologica conserva al suo interno i resti di una delle maggiori ville residenziali dell'Italia settentrionale: si tratta dei resti di un edificio risalente al periodo tra la fine del I secolo a.C e il I secolo d.C, sulla riva meridionale del lago, a Sirmione. La prima denominazione di “grotte”, risale al XV secolo, quando alcuni cronisti trovarono questi resti di “caverne”, per gran parte crollati e ricoperti di erba. Collocata in una posizione eccezionale, proprio sulla punta della penisola della città, domina dall'alto dello sperone roccioso l'intero bacino del Lago di Garda. La villa occupa un'area di circa 2 ettari ed è circondata da uno storico uliveto composto da oltre 1500 piante. All'interno dell'area archeologica, dal 1999 è aperto il piccolo ma rilevante Museo archeologico di Sirmione, che espone reperti provenienti da Sirmione e da alcuni siti del basso Garda.