La zona del Medio Lago Orientale è legata a doppio filo alla produzione del celebre e amato vino Bardolino, protagonista della terza giornata di immersioni nell’enogastronomia gardesana. Le viti del Bardolino si specchiano nel lago di Garda, un ambiente prealpino che ha i colori e i profumi del Mediterraneo. Il clima mite, l'esposizione al sole, l'equilibrio delle piogge e delle temperature, la varietà dei terreni (sabbiosi, ghiaiosi, argillosi), la passione e l'abilità dei produttori, rendono il Bardolino un vino particolarmente piacevole e apprezzato in ambito internazionale. Grazie al suo clima mite e per la bellezza delle sue colline, Bardolino fu sempre contesa da potenti feudatari e nobili famiglie. Fu abitata già in epoca preistorica con un insediamento palafittico, ma divenne un vero nucleo abitato solo in epoca romana. I Romani si insediarono sul suo territorio, innalzando ville ed altri edifici. Nel corso del medioevo, la cittadina divenne libero comune. Durante le invasioni barbariche fu fortificata, mentre si deve agli Scaligeri la ricostruzione del castello. Fu dominata da Venezia ed entrò a far parte del territorio italiano nel 1866. Ebbe una breve parentesi di Comune autonomo con Statuto nel XII sec., venduta al Comune di Verona nel 1193 ne seguì le sorti storiche fino ai nostri giorni. Un territorio in cui i consorzi di tutela garantiscono sulla qualità e la genuinità dell’olio extravergine d’oliva della riviera orientale del Garda.

Nell’entroterra invece, dove le colline lasciano sempre più spazio alla pianura, tra Peschiera, Castelnuovo e Lazise, la tradizione dei frutteti propone le ottime pesche a polpa bianca o a polpa gialla che si trovano sulle bancarelle dei fruttivendoli lungo tutta la riviera. Ed è ancora un frutto quello che giunge dalle colline che tra lago di Garda e Valdadige portano verso il Baldo. Il kiwi infatti è un frutto di coltivazione acquisita, chiaramente, ma adattatosi perfettamente alle condizioni climatiche ed ambientali gardesane, e particolarmente della piana di Affi, da poter essere annoverato a buon diritto tra le più significative produzioni del luogo. Infine, i turisti di primavera non possono tralasciare di salire a Rivoli Veronese e di innamorarsi dell’asparago bianco, che - con i vini Bardolino e Valdadige e l’olio extravergine d’oliva - è la più tipica delle produzioni, ottimamente proposta dalla cucina locale.

Andando verso nord, verso l’Alto Garda Orientale e il Monte Baldo, il lago torna a prendere le sembianze dei fiordi e, avviandosi verso Brenzone, il paesaggio diventa sempre più montano. La montagna offre quindi alla gastronomia locale i suoi tipici prodotti fatti di lavoro della gente alpina, con la sua resilienza e tradizione: dai salumi e ai formaggi della tradizione baldense, che ha in Caprino Veronese la capitale ed il cuore, (la caciotta, il “Monte Baldo” e il “Monte Veronese”) unisce i prodotti tipici del bosco come le castagne (nella zona di S. Zeno e di Ferrara di Monte Baldo) e quelli del sottobosco, come i funghi e i tartufi; e ancora il miele e le erbe aromatiche ed officinali cui la riscoperta dell’antica farmacopea ha ridato interesse e prestigio per la preparazione di tisane, infusi e decotti.

Siti proposti:  

  • Frantoio Per Olive Eredi Veronesi Emanuele Srl
  • Frantoio Per Olive Eredi Veronesi Emanuele Srl
  • Consorzio Di Tutela Della Pesca Di Verona Igp
  • Consorzio Di Tutela Kiwi Di Verona
  • Consorzio Valorizzazione Asparago Di Verona
  • Olio Brighenti
  • Agriturismo Lusani
  • Fattoria Monte Baldo Di Giacomazzi Claudio
  • Consorzio Monte Veronese
  • Consorzio Di Tutela Del Marrone Di San Zeno D.O.P.
  • Apicoltura Monte Baldo
  • Orto Botanico Del Monte Baldo
  • Tartufai Veronesi - Baldo E Lessinia