Il tour è proseguito nella seconda giornata tra i dolci rilievi della Valtenesi che attorniano il lago di Garda e offrono suggestivi paesaggi. Le colline moreniche, solcate dal tempo, prendono il posto delle montagne e si presentano, con la loro ricca vegetazione - disseminata di borghi e di castelli, di antiche pievi e baroccheggianti chiese settecentesche che si aprono agli occhi del visitatore che si addentra per le vie che conducono ai sette paesi che storicamente compongono la Valtenesi, appunto e che si affacciano letteralmente sulle sponde del lago. Da Salò - superati gli orti e le serre di Campoverde, dove una tradizione secolare si tramanda la coltivazione di verdure e primizie tanto da rendere, fin dal Cinquecento, particolarmente richiesta anche oltre i confini gardesani l’abilità degli “ortolani” benacensi.

La collina È già dai tempi dei romani che questi luoghi incontaminati ospitano turisti che hanno la possibilità di gustare pietanze pregiate e tipiche del territorio. Le caratteristiche climatiche e territoriali permettono di coltivare la vite, e tra i vini si ricordano il Valtenesi Chiaretto, vino rosato DOC prodotto dal vitigno Groppello, il Valtenesi DOC, rosso e intenso, entrambi prodotti da cinquecento anni. Meritevoli il Garda classico Chiaretto rosato dal sapore secco e l’odore deciso, e il Garda bresciano Chiaretto DOC al palato morbido. Celebri i vini della zona veneta dal Bardolino al Valpolicella; dall’Amarone al Nosiola. Anche l’olio non manca in queste zone, e si può assaporare l’olio del Garda extravergine d’oliva DOP, frutto dell’olivo autoctono Casaliva che si sviluppa sulle sponde del lago. Inoltre, significativa anche la produzione di agrumi, sono presenti infatti sulla riva bresciana piantagioni di limoni, cedri, aranci, mandarini e bergamotti. La cucina semplice e tradizionale si arricchisce poi con il pesce di lago - soprattutto il coregone, il luccio, la sarda, le aole. Immancabile anche qui il tartufo, soprattutto quello bianco, che trova in Valtenesi il suo cuore produttivo del territorio gardesano. Un’oasi felice anche per le api che producono qui un buonissimo e nutriente miele, facendo aumentare anno dopo anni la quantità di apicoltori appassionati e consumatori felici.

Si arriva poi a Sirmione, famosa e ambita meta vacanziera a livello internazionale, che di certo non si fa mancare anche un patrimonio enogastronomico di pregio, accompagnato dal suo fascinoso e carico di storia e di poesia. Questo territorio si impreziosisce di gusti e di sapori indimenticabili: i salumi, le carni, ma anche primi piatti come la pasta, prodotta artigianalmente secondo metodo tradizionale, i tortelli di zucca , i “caponsei” (gnocchi di pane) e nella zona di Valeggio gli squisiti tortellini di carne, attorno a cui sono fiorite leggendarie narrazioni che potrà farsi raccontare chi sia attratto, oltre che dal desiderio di gustare, dal piacere di conoscere pagine di civiltà e cultura enogastronomica gardesana.

Le aziende proposte nell’itinerario:  

  • Frantoio Valtenesi
  • Oleificio di Moniga del Garda Srl
  • Olearia Caldera S.R.L.
  • Da Osvaldo
  • Calvino Gusto Supremo di Stefano Beretta
  • Podere dei Folli